Giancarlo Braghieri – Pittore – Piacenza

Il mio amico Ottavio, ex bancario, si è messo a dipingere; e con che vigore.

E’ per se stesso tiranno, tenace, proprio da uomo cocciuto.

E’ un lucano, potentino. Anche Paul Gauguin era un bancario, cominciò a dipingere a quarantacinque anni, vedete voi che cosa ha combinato.

In Ottavio c’è il richiamo ancestrale della sua terra: campagna, mare, promontori, castelli, case imbiancate di calce pura. Una pittura senza astrazioni materiche, delicata, pulita, ordinata che, quasi quasi ti fa pensare, per esempio nel quadro “paesaggio d’Irlanda” a quel neorealismo americano agreste degli anni venti. E ancora, nel dipinto dove il sole cala a picco “case bianche” una tremenda solitudine pare volteggi negli spazi areati che, per effetto della magistrale morbidezza dei colori, gli conferisce originalità e soggettività.

Mi sono chiesto dove Ottavio abbia preso questo darsi anima e corpo all’istinto dell’immaginazione (pertanto non posso fare a meno di sorprendermi) constatando però la squisita limpidezza spirituale e la propensione amorosa e sincera della sua incredibile volontà.

Ora egli appartiene al pianeta della pittura.

Gli auguro, quando dipinge, di sublimare la sua istintività, sempre.

GIANCARLO BRAGHIERI – Pittore – PIACENZA

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Massimo Battolla – Poeta – La Spezia

Ogni qual volta ci avviciniamo ad una mostra di pittura, è come se aprissimo una diversa valvola del nostro cuore: questo è il gioco e l’incanto… e questa la sponda contro la quale puntare i piedi affinché il nostro volo possa essere più alto e più certo…

Nella pittura di Ottavio Sabia, ricca di spunti e di profondità di ricerca cromatica e formale, il tema dominante è il paesaggio; la musica prediletta quella del mare…

I paesaggi – quali pascoli fertili di ariosi lirismi – sembra indossino, senza ricorrere ad alcun artificio, la freschezza di accurati appunti sentimentali: la persistente presenza della memoria impreziosisce d’impercettibili velature il colore. La realtà, il gioco e il momento interpretativo si uniscono e si completano in un armonioso tutto…

Ci affascinano i finestroni spalancati dei viali, ove pare di scorgere miniaturizzati pozzi dai quali attingere la Filosofia…

Ci affascina il trionfo dei colori che danno vita ad una realtà reinterpretata dall’Artista, non già per seguire una corrente o una maniera, ma piuttosto per assecondare e dar libero slancio al getto caldo del suo cuore, mai sazio dell’ultimo orizzonte toccato, dell’ultimo paesaggio fissato sulla tela, ma sempre alla disperata ricerca della propria identità intellettuale ed artistica.

Nei quadri di Ottavio Sabia, il gioco ha la propria parte e l’emotività del racconto sembra incanalarsi tra colori e figure consce di essere oggetto di un viaggio…

MASSIMO BATTOLLA – Poeta – LA SPEZIA

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LIBERTA’ – Sabato 30 Settembre 2000

I Paesaggi di Sabia in mostra da oggi al Centro Culturale.

CASTELSANGIOVANNI – Si inaugura oggi pomeriggio al Centro culturale una mostra personaIe del pittore Ottavio Sabia, organizzata con il patrocinio dell’assessorato alla cultura del Comune di Castel San Giovanni. L’inaugurazione è fissata per le 17,30 nel salone del Centro in via Mazzini 2. L’esposizione resterà aperta al pubblico fino a lunedì 9 ottobre nei seguenti orari: nei giorni feriali dalle 17 alle 19,30 e dalle 21 alle 23, mentre il sabato e la domenica anche al mattino dalle 9 alle 12,30.

Nato a Potenza, Ottavio Sabia risiede a Castelsangiovanni dal 1963. Funzionario di banca in pensione dal ’97, ha ricoperto anche vari incarichi amministrativi.

Firma i suoi dipinti con la sigla “otsa”, formata dalle iniziali del nome e del cognome. Nella mostra allestita al Centro culturale, la prima presentazione al pubblico delle sue opere, Sabia espone 52 quadri, quasi tutti ad olio ed alcuni in acrilico. Tema predominante è il paesaggio. Sono raffigurati il Grande fiume, il Po, le collme valtidonesi, i castelli della zona, ma nello stesso tempo affiorano anche i ricordi della terra d’origine: le case del Sud imbiancate dalla calce, il mare ed i promontori. Di pari passo con la rassegna aI Centro culturale, Sabia apre anche una mostra virtuale su Internet.

da “LIBERTA’ ” – Sabato 30 Settembre 2000

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Luigi Paraboschi da “Corriere Padano ” – 6 Ottobre 2000

Ottavio Sabia in mostra a Castelsangiovanni – Minimalismo e paesaggi

Non si può negare che la vita talvolta ci riservi qualche lieta sorpresa, quasi a compensare le molte sgradevoli; ed in questo senso si può dire che la mostra di pittura di Ottavio Sabia, che resterà aperta fino al 9 ottobre presso il centro culturale di Castelsangiovanni, sia veramente tale. La sorpresa consiste non solo nella validità artistica delle opere di Otsa (questo è lo pseudonimo da lui adottato), sulla quale si potranno registrare anche pareri constrastanti, quanto nel fatto che egli si è inventato pittore dopo una lunga carriera di funzionario di banca, lasciando affiorare questa passione all’insaputa di molti. A questo punto ci sembra di udire l’esclamazione: “un altro pittore della domenica!”, e forse si potrebbe anche essere d’accordo se non fosse per il fatto che l’appartenenza alla categoria dei pittori del fine settimana richiede una dedizione totale a questo hobby, una passione che spesso travalica anche l’impegno dei cosiddetti professionisti, e che va ben oltre le pure ore del week end. Non si pensi però che Sabia sia un pittore en plain air o di tele di grandi dimensioni; la sua pittura è sì fatta di grandi orizzonti ma ricondotti entro il piccolo formato, ed è realizzata con meticolosità certosina, quasi da miniatura. È pittura di paesaggio, composta principalmente da visioni dell’amata Portovenere, dai mari delle isole greche, o dalle contrade deserte del Sud dell’Italia, con i muri bianchi delle loro case. Non si può ancora dire con chiarezza quale sia la corrente di pittura nella quale Otsa si può collocare; a me sembra che la si possa definire “pittura minimalista di paesaggio”, ricca di spunti fotografici sui quali egli ha lavorato con cura ed accanimento. Ciò che gli auguriamo è di poter concretizzare quanto le parole di un altro pittore, Braghieri, dicono nella brochure di presentazione, e cioè che anche Paul Gauguin aveva inizialmente lavorato in banca, per poi diventare quel grande artista che tutti conosciamo. Il nostro augurio è che, fatte le debite proporzioni, anche l’amico Ottavio possa approdare felicemente ad una sua Tahiti locale e regalarci quadri ancora più ricchi di sogno e d’inquietanti presenze come quelle che appaiono in Gauguin.

Luigi Paraboschi
da “CORRIERE PADANO ” – 6 Ottobre 2000

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LIBERTA’ – Domenica 8 Ottobre 2000

Dalla politica alla pittura: Adesso la prima mostra.

CASTELSANGIOVANNI – Dalla politica alIa pittura. E’ il salto compiuto da Ottavio Sabia, funzionario di banca in pensione, noto a Castel San Giovanni per la sua passata attività politica ed amministrativa, ricoprendo incarichi all’ospedale e alla locale casa di riposo. La sua prima mostra personale promossa con il patrocinio dell’assessorato alIa cultura, rimane aperta fino a domani, lunedì, al Centro culturale di via Mazzini 2. Orari: il pomeriggio dalle 17 alle 19.30, la sera dalle 21 alle 23; oggi anche al mattino dalle 9 alle 12.

Questo interesse per la tavolozza e i pennelli ha suscitato sorpresa e soddisfazione tra i suoi amici del mondo politico a cominciare dal sindaco, Aldo Bersani; e dal presidente del Consiglio comunale, Paolo Brega, intervenuti durante, l’inaugurazione della rassegna, che hanno sottolineato come già la sua stessa militanza politica, proseguita per circa trentanni, sia stata caratterizzata da un’impronta personale e originale. Nei 52 dipinti esposti, firmati con la sigla Otsa (formata dalle prime due lettere del nome e del cognome) affiorano le origini lucane (è nativo di Avigliano, Potenza) con case imbiancate dalla calce, ma anche paesaggi marini e promontori legati alla sua frequentazione della Liguria, in particolare di Portovenere, e la Valtidone con i suoi castelli, le colline ed il Po.

Sabia, davanti ad un folto numero di convenuti, ha raccontato di aver cominciato un po’ per gioco a copiare i capolavori di Cezanne, Van Gogh ed altri pittori. “Ho scoperto così che riuscivo ad impastare bene i colori e pescando un po’ dalla memoria e un po’ dalla fantasia, da foto e disegni, ho realizzato i quadri in mostra”.

da “LIBERTA’ ” – Domenica 8 Ottobre 2000

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